Generalmente viene richiesto 1 all’anno (o a 15000 km nelle vetture a benzina e 20000 km nelle vetture a gasolio) prevede la sostituzione dell’olio motore, del filtro dell’olio e del filtro antipolline, oltre a una serie di controlli generali, come: livello dei liquidi vari, filtri (aria motore, antipolline, combustibile), spazzole tergicristallo, aggiornamenti centraline, candele, pastiglie e dischi dei freni, sospensioni, salute della batteria, impianto luci, scarico. Tutti controlli fondamentali per garantire il corretto funzionamento della vettura negli anni e scongiurare rotture e/o guasti improvvisi. Tali controlli sono volti a garantire anche la sicurezza del veicolo: ad esempio delle spazzole tergicristallo secche o eccessivamente usurate possono comportare una notevole riduzione della visibilità in caso di pioggia o possono non essere in grado di pulire correttamente il parabrezza lasciando macchie che possono accecarci con il riflesso del sole.

Le pastiglie dei freni con i dischi freno sono l’organo che consentono di arrestare la vettura durante la marcia; queste funzionano per attrito le une sugli altri e tale attrito comporta l’usura di entrambi i componenti. Non è prevedibile quando sia necessaria la sostituzione, in quanto la longevità di entrambi è soggetta a troppi fattori (come stile di guida, tipologia di percorsi generalmente seguiti, peso del veicolo, velocità media di marcia, ecc.), quindi solo l’occhio esperto del tecnico potrà indicare il corretto momento per la sostituzione, in particolar modo per poter garantire una maggior durata dei dischi: infatti, una tempestiva sostituzione delle pastiglie può prevenire un consumo anomalo dei dischi, quindi “allungarne” la durata.

La cinghia di distribuzione è il componente che permette la sincronizzazione tra albero motore e albero a camme e quindi risulta un elemento fondamentale per il trasferimento della forza motrice dal motore alle ruote; è composta normalmente da materiali gommosi ed elastici soggetti a shock per tensione, temperatura, età… Una rottura della distribuzione può essere molto costosa per il proprietario dell’auto (rottura delle valvole, sfasatura del motore, ecc.), ecco perché è necessario prevedere la sostituzione del Gruppo Distribuzione seguendo la periodicità indicata dalla Casa Costruttrice (che puoi trovare nel Libretto Uso e Manutenzione, spesso consultabile anche on-line sui siti ufficiali del marchio) e buona norma è usare Ricambi Originali, che ti mettono maggiormente al riparo da eventuali rotture dovute a difetti di fabbrica. Alla distribuzione è spesso abbinata la cinghia dei servizi e la pompa dell’acqua. 

La revisione Ministeriale è un controllo periodico preteso dal Ministero appunto volto a verificare lo stato generale del veicolo e in particolar modo degli organi di sicurezza e di scarico dello stesso. La prima revisione deve essere fatta al 4° anno dalla prima immatricolazione, mentre tutte le successive ogni 2 anni, sempre all’interno del mese di immatricolazione: ad esempio, un veicolo immatricolato in data 15/06/2015 farà la prima revisione in giugno 2019 e le seguenti sempre con cadenza di 2 anni, quindi giugno 2021, giugno 2023, etc.. Qualora venissero riscontrate delle anomalie sul veicolo, sarà necessario provvedere immediatamente al sanamento delle stesse, pena la mancata “promozione” del veicolo e la conseguente impossibilità di circolare sulla pubblica strada. I controlli principali della Revisione sono su: pneumatici, impianto frenante, emissioni di scarico, impianto di illuminazione, sospensioni, vetri e cristalli.

La salute dei pneumatici è fondamentale per la sicurezza dell’automobile: per essere chiari, sono l’unico elemento di contatto tra il veicolo e la strada, quindi se qualcosa non va bene nel pneumatico la vettura rischia avere un comportamento imprevedibile anche per il più esperto pilota. In relazione alla loro usura, i sintomi più comuni che possiamo percepire possono essere eccessive vibrazioni del volante (in caso di usura dei pneumatici anteriori) o del sedile (in questo caso probabilmente sono più usurati i pneumatici posteriori), la vettura tende verso un lato con il volante dritto (in questo caso può essere un problema sul battistrada o da rivedere la convergenza), poca tenuta di strada nelle curve. Un pneumatico ancora in buone condizioni deve avere un battistrada non inferiore a 1,6mm (in queste condizioni lo spazio necessario per fermare il veicolo in caso di emergenza è quasi il doppio rispetto quando il pneumatico è nuovo) ed avere non più di 10 anni. È importante anche tenere monitorata la pressione dei pneumatici, che generalmente deve essere tra 2.0 e 3.0 bar (da aggiungere 0.2 bar sui pneumatici invernali): così facendo è possibile ridurre sia i consumi dell’auto che il deterioramento precoce o anomalo dei pneumatici.

Il filtro dell’abitacolo (conosciuto anche come Filtro Antipolline) è quel filtro che consente di respirare aria pulita all’interno della nostra vettura, trattenendo tutte le particelle dannose che possiamo trovare nell’aria (come ad esempio i gas di scarico del veicolo che ci precede), la polvere, il polline e tutte le sporcizie della strada che vengono sollevate dall’aria. Oltre a questo, è da tenere ben mantenuto anche l’impianto di aria condizionata: all’interno delle tubature e delle bocchette in cui circola e fuoriesce l’aria fredda o calda si trovano muffe e batteri che si generano dalla condensa che vi si deposita nel tempo. Specialmente in questo periodo caratterizzato dalla pandemia di Covid 19, tenere pulito l’impianto di climatizzazione è una buona norma per la nostra salute. Buona norma è verificare lo stato di filtro e impianto clima ogni anno.

Tutto l’impianto frenante è azionato da un sistema idraulico: quando si preme il pedale del freno, la pressione esercitata viene trasferita attraverso la pompa dei freni all’ABS, centralina che “studia” la situazione e trasmette la pressione ai cilindretti o alle pinze freno che attraverso le pastiglie generano attrito sui dischi e fermano il veicolo. Tutto questo meccanismo può funzionare solo se il liquido dei freni è in buono stato di salute e al giusto livello: la sua caratteristica è quella di essere un liquido non comprimibile, e grazie a questo garantisce il corretto funzionamento dell’impianto; ma se scende sotto il livello minimo, per un guasto o per una variazione del livello di umidità all’interno dell’impianto o delle tubature, il corretto funzionamento viene compromesso.    

Le batterie che montano oggi le nostre vetture sono molto più complesse di quelle di una volta: sono composte da diversi componenti elettronici e sono sottoposte a sollecitazioni molto superiori per poter gestire tutte le strumentazioni elettroniche che compongono la vettura, che restano spesso attive anche a vettura spenta. L’unico modo, anche se purtroppo non affidabile al 100%, per prevenirne rotture improvvise è tenere monitorato lo stato di salute e di ricarica attraverso appositi strumenti che si trovano nelle officine meglio attrezzate, che possono dare un’indicazione di quando la batteria sia prossima al cedimento, quindi suggerirne la sostituzione prima che ci lasci a piedi in mezzo alla strada.

Per ridurre l’emissione di sostanze inquinanti, le Case Costruttrici hanno dovuto adottare un sistema che riuscisse a trattenere la maggior parte delle particelle generate dalla combustione del gasolio: il Filtro Anti Particolato. Il suo funzionamento prevede di intrappolare le particelle di PM10 al suo interno e attraverso un software di diagnosi che monitora il livello di intasamento, periodicamente è prevista la fase di rigenerazione: una sorta di auto-pulizia che avviene circa ogni 10/15 ore di funzionamento attraverso l’inserimento nel filtro di modeste quantità di gasolio che favorisce la combustione delle particelle intrappolate. Ed è proprio in questo ppunto che si possono generare i “problemi”: se la fase di combustione non riesce ad essere portata a termine (generalmente perché la vettura viene spenta mentre il processo è in corso), il gasolio non viene bruciato, ma viene espulso all’interno della coppa dell’olio come scarto. Ecco perché è facile trovare livelli troppo alti di olio: in realtà si tratta di Olio motore a cui è aggiunto il gasolio scartato dal FAP; in questi casi l’unica soluzione possibile è la sostituzione di Olio e Filtro dell’olio, oltre alla forzatura della pulizia del FAP.